I.T.A. "Luparia"

I.T.A. "Luparia"

San Martino di Rosignano M.to (AL)

Comunicato Stampa: MASTRO DI CANTINA

30 maggio 2018, S. Martino di Rosignano 

 

Prof.ssa Nicoletta BerroneDirigente scolastico Istituto Superiore Statale “Leardi” e Istituto Tecnico Agrario – Luparia

“Formazione e territorio: crescita e sviluppo delle competenze vitivinicole”

Con piacere saluto tutti i presenti e le autorità ….

 Prefetto di Alessandria Dr.ssa Romilda TAFURI, Assessore Giorgio Ferrero-  assessore all’agricoltura Regione Piemonte, Sindaco di Rosignano Monferrato- Cesare Chiesa, rappresentanti amministrazione del Comune di Casale Monferrato

            Prima di introdurre la presentazione della seconda edizione del corso vorrei ricordare che         questo  percorso formativo è nato con diverse finalità:

  • la valorizzazione del territorio e la creazione di nuove competenze legate alla figura del Mastro di cantina;
  • volontà di unire le sinergie tra pubblico e privato, perché la professionalità di Enosis si è unita alla formazione dell’Istituto Luparia;
  • attuare scelte formative come questa, che introduce nuovi percorsi: saper porre le domande oggi per le risposte anche di domani;
  • da qui la necessità oggi di diffondere e di  condividere questo percorso formativo con tutti  gli attori del territorio: i nostri alunni, le altre scuole di agraria (Asti), le  Istituzioni locali, pubbliche e di categoria…;
  • sviluppare e implementare un nuovo progetto di verticalizzazione post diploma per dar maggior rilievo alla prospettive di sviluppo nell’agricoltura. Ad oggi i dati confermano una crescita occupazionale nel settore agricolo suffragati dai dati nazionali in merito all’aumento significativo (5%) delle aziende agricole e dall’aumento delle stesse aziende  gestite dagli under 35 anni. Gli alunni del Luparia e i loro professori credono molto nel valore della terra legata alla propria cultura… la volontà di condividere progetti significativi per la valorizzazione del nostro territorio si esprime anche con questo Corso Mastro di Cantina coordinato dal Dott. Lanati e realizzato all’interno dell’Istituto con e per il territorio…

 

La terra è il grande bene comune, lo ricorda Papa Francesco, una casa comune che deve essere rispettata e tenuta con cura.  Nella sua Enciclica “Laudato Sii” parla di risorse della terra, dell’acqua, dell’agricoltura  e del cibo e della necessità di sostenere l’ambiente, l’economia  e la società in generale. Parole come “Sobrietà” hanno valore universale e sono sostegno delle conoscenze agricole.

 

Da queste parole il richiamo a “coltivare e custodire”, per poter vivere con equilibrio la nostra natura di essere umani; ne scaturisce una nuova cultura dell’agricoltura e dell’ecologia che richiama, a sua volta, la sostenibilità ed il rispetto della natura stessa senza assecondare in ogni caso le regole del profitto e degli interessi economici.

 

            Il percorso formativo intrapreso permette di rispondere a richieste relative al ruolo e alla          formazione della figura professionale del Mastro di Cantina, ma noi dobbiamo essere in        grado di rispondere anche a richieste negli anni a venire (sviluppo del corso in riferimento       ai bisogni formativi in divenire).

           

           

            Il Corso post diploma “ Mastro di cantina” vede la direzione didattica del Dott. Donato            Lanati, enologo di fama nazionale e internazionale, con la promozione di Enosis s.r.l.      e          del suo team, coordinato dalla Dott.ssa Dora Marchi.

 

             

            In particolare le energie messe in campo da  Enosis s.rl. sono quelle dell’ enologia e della          ricerca applicata, con le quali in Enosis hanno sviluppato una  innovativa  capacità di    analisi  delle diverse fasi della  produzione del vino. Tutte queste competenze del mondo   privato si sono unite alla progettualità e alla formazione all’interno dell’Istituto Tecnico         Agrario Luparia come corso post diploma, implementando la progettualità e condividendo l’organizzazione.

 

            Fare questo e sostenere le nostre scelte in una logica di sistema non è semplice, quindi   abbiamo unito passione comune nella formazione (ENOSIS e Luparia – Leardi)  e  messo a         frutto diverse competenze.

 

            Tutto questo si è realizzato attraverso un progetto formativo per l’Istituto Luparia e per            l’Istituto Leardi, che  ha visto mettere in campo capacità organizzative e amministrativo- gestionali altrettanto importanti, perché di supporto alla direzione didattica nella      realizzazione del Corso. A questo proposito ringrazio tutti i collaboratori ed i docenti del             Leardi e del Luparia che con attenzione e impegno, spesso extra scolastico, hanno seguito e          realizzato le diverse attività.

 

            Inoltre vorrei ringraziare tutti  coloro che hanno creduto in questo progetto, in particolare        tutti coloro che hanno contribuito con le donazioni alla realizzazione della prima edizione e sono disposti a continuare il loro importante sostegno per la nuova edizione :       Fondazione Cassa di  Risparmio di Novara con il dott. Paolo Arrobbio, Fondazione Cassa        di risparmio di Alessandria con il  dott. Corrado Calvo e l’Associazione “Un sasso nel             Monferrato” con l’ avv. Marco Gatti.

            Grazie al loro impegno ed alla loro volontà si è potuto rafforzare il legame con il territorio       unendo le risorse del settore privato per promuovere e realizzare questa importante attività           formativa.

 

            Ed ora i corsisti, i primi del nuovo percorso, ciascuno con caratteristiche e professionalità         differenti, ma tutti impegnati ad acquisire le nuove competenze del Mastro di cantina.

            Anche a loro sarà lasciato un momento di riflessione per portare la loro testimonianza. (Ing. Laura Coppo e Davide Coppo diplomato in Agraria lo scorso anno scolastico)

 

Quindi…

 

            Al via la seconda edizione del Corso post diploma “ Mastro di cantina”, promosso da    Enosis s.r.l. nella persona del Dott. Donato Lanati – direttore del Corso – e dal suo team,    coordinato dalla Dott.ssa Dora Marchi. Il percorso è stato realizzato in collaborazione con     l’Istituto Agrario”Vincenzo Luparia” e con l’ I.I.S. Leardi. L’organizzazione didattica e la          struttura del corso sono state coordinate dal Dirigente scolastico dell’I.I.S. Leardi, Prof.ssa          Nicoletta Berrone, e dal Prof. Ferruccio Battaglia, docente di Agraria. 

 

            Il percorso formativo mira a formare le competenze specifiche nel settore vitivinicolo    creando figure professionali in grado di sapere gestire in modo attento, armonico e preciso        tutte le operazioni che vengono svolte all’interno di una cantina, promuovendo la cultura del        

 

            territorio e salvaguardando l’originalità e le peculiarità del patrimonio vitivinicolo.       L’eccellenza della proposta progettuale dà l’opportunità ai diplomati in Agraria di   acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro e di aumentarne quindi le prospettive           di impiego.

 

 

Referenti attività didattica.  Dott. Donato Lanati – enologo e direttore del Centro di ricerca – diretto didattico e docente del Corso Mastro di cantina e Dott.ssa Dora Marchi – Biologa e Enologa, e responsabile del laboratorio controllo qualità e docente del corso di  Enosis s.r.l. 

 

 

Dott.ssa Costanza Fregoni- Dottoressa in Scienze Agrarie, creatrice di “VQ”, periodico di viticoltura ed enologia, docente del corso.

“La filiera vitivinicola italiana si trova oggi ad affrontare alcune sfide importanti. Prima fra tutte, quella legata ai mutamenti climatici in corso – caratterizzati da ricorrenti anomalie termo pluviometriche – che costringono il viticoltore e l’enologo a rivedere tecniche colturali e di cantina al fine di salvaguardare la qualità di mosti e vini. Al tempo stesso, gli stress termici e idrici eccessivi in talune zone d’Italia stanno rendendo la viticoltura difficile e spingendo la coltivazione a quote e a latitudini maggiori, quando possibile: soprattutto laddove non esistano vincoli di tipo geografico o legislativo a limitare questi spostamenti.

Altra sfida importante che impegna tutta la filiera è quella della sostenibilità, declinata nei suoi tre aspetti: ambientale, economica e sociale. Se da un lato il produttore deve adeguarsi alle normative europee sulla produzione integrata e ha al contempo la possibilità di aderire ad alcuni percorsi di sostenibilità volontari, seppur certificati, dall’altro la spinta del mercato in tal senso è molto forte, sia perché cresce da parte dei consumatori la richiesta di sicurezza alimentare, sia perché la convivenza tra il produttore e la popolazione locale è talora resa difficile dall’insofferenza nei confronti dei trattamenti in vigneto. Ridurre l’impatto ambientale senza incidere sui ricavi del produttore è possibile, ma la preparazione tecnica di chi conduce l’azienda è in tal senso fondamentale, per operare scelte adeguate alla zona in cui si trova a operare.

Infine il mercato: il vino italiano vive oggi un momento florido sul fronte dell’export, che ormai rappresenta in termini di fatturato il 60% del comparto, ma sperimenta un forte calo dei consumi interni. E nell’ambito delle tipologie più gradite, ed esportate, sono in ascesa continua gli spumanti. Ma piacciono anche i vini bio e quelli a forte connotazione territoriale. Conoscere i trend di mercato è importante, non per rincorrere mode o snaturare la tipicità delle vitienologie locali, bensì per valorizzare ciò che il proprio territorio può offrire e proporlo ai mercati più recettivi e/o alle fasce di consumatori più interessati.”   

 

 

 

 

Prof.  Ferruccio Battaglia  – Docente di  Azienda Agraria  e Tutor scolasticoIstituto Tecnico Agrario “Luparia”

 “I contenuti progettuali ed i risultati della prima esperienza”

“ Il percorso formativo è  altamente qualificante e dà ai diplomati in Agraria l’opportunità di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro. Il Mastro di cantina, al termine del percorso formativo, ha rafforzato le competenze per:

  • organizzare attività produttive vitivinicole ecocompatibili;
  • gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;
  • interpretare e soddisfare le esigenze del settore della produzione vitivinicola con particolare riferimento alle problematiche del territorio;
  • applicare le norme previste dalla legislazione vitivinicola nazionale e comunitaria anche in materia di sicurezza alimentare;
  • utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul prodotto;
  • monitorare e gestire il processo di vinificazione in tutte le sue fasi con particolare riguardo all’introduzione di tecnologie innovative;
  • elaborare valutazioni economiche dei processi di produzione e trasformazione;
  • realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti della filiera vitivinicola collegati alle caratteristiche territoriali.

Tra le visite effettuate durate l’anno di corso vanno citate, tra le più significative:

– l’azienda “La Meirana” della famiglia Broglia a Gavi, per quanto riguarda la fermentazione di vitigni a bacca bianca;

–  la “L’azienda agricola Ettore Fontana” a  Castiglion Falletto, nel cuore della produzione di uno dei più grandi vini al mondo, il barolo, è stata la meta per la visita sulla fermentazione dei grandi vini rossi. Un’azienda che si tramanda da otto generazioni con lo stesso obiettivo: l’amore per la terra;

            –  la “Cantina Colterenzio”: un viaggio per incontrare una delle più belle            realtà del        panorama vitivinicolo italiano: l’Alto Adige, la sua terra ed suoi vini. Una giovane cantina             cooperativa, che raggruppa circa 300 vigneron che, oltre a produrre uve di elevata      qualità, gestiscono uno dei territori vitivinicoli più affascinanti d’Italia;

              -i “ Vivai Cooperativi Rauscedo”: due giorni a Rauscedo per la visita ai vivai cooperativi,      che con la produzione di circa 70 milioni di barbatelle sono i più grandi vivaisti al    mondo per la produzione di piante di vite;

  • L’azienda vitivinicola “Giacomo Conterno” a Monforte d’Alba, il gotha della produzione vitivinicola mondiale. Un’azienda nel cuore delle Langhe fondata nel 1800 che da sempre coltiva prevalentemente nebbiolo da Barolo e che attualmente si è espansa con l’acquisizione della Cantina Nervi a Gattinara, dove vengono prodotti i famosi nebbioli del nord;

       –    La “GAI macchine imbottigliatrici”: un’azienda che coniuga elevati standard tecnologici         con qualità ed eccellenza. Gai infatti non imbottiglia solo vini, ma anche olio, distillati          ed        ultimamente anche birra e prodotti assolutamente nuovi come il caffè e           l’aloe.

        –  La “Bava vini”: una storica azienda che iniziò verso la fine del 1800 la produzione di vini          aromatizzati come il vermouth ed il vino chinato e che dagli anni 80  dedica molte energie      alla produzione di vini spumanti di qualità, e che  recentemente, in collaborazione con             numerosi marchi vitivinicoli di fama internazionale, ha creato e valorizzato l’Alta Langa      DOCG.

La parola ai primi corsisti
– Ing. Laura Coppo

– Davide Coppo- diplomato in Agraria presso Ita Luparia A.s.2016/17

Conclusioni: Assessore regionale Ferrero

ringraziamenti da parte del Dirigente:

– Prefetto di Alessandria Dr.ssa Romilda TAFURI

– Assessore Giorgio Ferrero-  assessore all’agricoltura Regione Piemonte

– Sindaco di Rosignano Monferrato- Cesare Chiesa

– rappresentanti amministrazione del Comune di Casale Monferrato

– ai soggetti che hanno creduto e donato le risorse per avviare e continuare il percorso:

  • Fondazione Cassa di Risparmio di Novara: dott. Paolo Arrobbio
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria : dott. Corrado Calvo
  • Associazione “Un sasso nel Monferrato”: avv. Marco Gatti
  • tutti gli alunni e familiari presenti.