L’Istituto Tecnico Agrario “Luparia” di San Martino di Rosignano ha recentemente ospitato un’imprenditrice ivoriana interessata a studiare da vicino il modello di formazione professionale italiano. La visita rientra nei progetti di collaborazione avviati negli ultimi due anni tra l’istituto monferrino e vari partner della Costa d’Avorio, impegnati nella creazione di centri formativi tecnici.
La delegazione ha mostrato particolare interesse per la struttura dei percorsi agricoli del “Luparia”, che combinano didattica frontale e attività pratiche in azienda; questo modello è considerato utile per affrontare le esigenze formative ivoriane, soprattutto nei settori strategici del Paese come riso, caffè, cacao, palma da olio e frutti tropicali. L’approccio integrato tra aula e campo, caratteristica distintiva dell’istituto, è stato uno degli elementi più apprezzati.
La visita ha incluso anche il nuovo corso Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera dell’istituto, che ha suscitato forte interesse. In Costa d’Avorio, infatti, i percorsi professionali attualmente disponibili sono limitati a corsi brevi di 3–6 mesi, insufficienti per sostenere l’espansione turistica attuale del Paese.
Con la capitale economica Abidjan — spesso definita la “New York dell’Africa centrale” — al centro di nuovi investimenti in hotel, resort e ristorazione, la necessità di figure qualificate in cucina, sala e accoglienza è oggi in forte crescita, per questo il modello italiano dei cicli triennali e quinquennali osservato al “Luparia” rappresenta una potenziale base di ispirazione.
Uno dei momenti più significativi della visita è stato il sopralluogo al convitto dell’istituto (che attualmente ospita circa 160 alunni e alunne), realtà che affronta sfide simili a quelle ivoriane: molti studenti della Costa d’Avorio, infatti, vivono in zone molto distanti dai centri scolastici e gli spostamenti possono superare i 50–100 chilometri, rendendo la frequenza quotidiana complessa. La struttura del convitto, con mensa, spazi di accoglienza e servizi dedicati è stata valutata come un modello applicabile ai futuri poli formativi ivoriani, per garantire l’accesso alla formazione anche agli studenti provenienti dai villaggi più isolati.
Nel corso della giornata l’imprenditrice ha visitato le aule, i laboratori, l’azienda agricola dell’istituto e ha assistito ad alcune lezioni, confrontandosi con docenti e personale educativo per avere un’idea ancora più precisa di come i docenti e il personale lavorino per formare i futuri periti agrari e professionisti della ristorazione.

I.T.A. "Luparia"